martedì 7 ottobre 2008

"Vi regalo una storia d'amore"


E tutto ieri che cerco di mandare a Sigrid di "Il cavoletto di Bruxelles" la mia ricetta per partecipare al concorso "Vi regalo una storia d'amore" ma senza risultati visto che ogni volta il messaggio mi veniva rispedito indietro. Per disperazione la publico sta ricetta anche se fuori termini.


Filoncino con burro e zucchero di Luigi Camilleri


Quando ho letto il tuo post “Vi regalo una storia d’amore” si e' innescata in me una certa reazione che mi ha portato indietro nel tempo nei miei ricordi d'infanzia cercando di ricordare di cosa andavo matto da bambino, diciamo che per me e' ancora piu' interessante visto che adesso faccio di mestiere lo chef ed ero proprio curioso di ricordare il mio rapporto con il mio e come avessi cominciato a costruire la mia biblioteca dei sapori.

Pensa e ripensa ad un tratto tutto era tornato vivo e lucido, era il tempo dell'asilo e allora la mamma mi preparava come merenda un filoncino con burro e zucchero, sti filoncini non sono altro che delle vere e proprie baguette regalo culturale lasciatoci dai francesi durante la loro permanenza in Sicilia. Un'altra cosa che mi faceva impazzire era sempre sto filoncino inzuppato nel te, questa e' stata la mia colazione preferita sino a quando non abbiamo lasciato la Sicilia visto che una volta che ci siamo trasferiti non riuscivo a trovare dei filoncini che si avvicinassero minimamente a quelli di casa.

Troppo buono quel filoncino croccante e fragrante con la mollica morbida con dentro spalmato del burro e un po di zucchero, per fortuna mi sono evitato il boom delle merendine confezionate tipo “Mulino Bianco” e sono andato avanti con una merenda naturale ed energetica forse anche un po' troppo visto che alla fine mi hanno anche cacciato da quell'asilo mandato avanti dalle suore non ricordo perché ma ricordo che mi lamentavo sempre perché le suore ci vendevano le caramelle "Mou" e mi faceva strano che le vendessero nella mia testolina come minimo c'e' le dovevano dare aggratis :-)



6 commenti:

  1. Peccato, che la tua storia non sia arrivata a destinazione!
    Le merendine me le sono risparmiata anche io, e adesso cerco di evitarle ai miei figli, oggi è un po' più dura, ma io tengo duro!!!!
    Ciao paola

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  2. Anche una delle mie merende era pane e burro, il pane era quello normale casereccio e a volte il burro non era freschissimo e io protestavo che sapeva di formiche, ma lo mangiavo comunque.
    Se penso alle mie merende mi viene in mente anche pane olio sale e aceto. pane e pomodoro, pane acqua e zucchero e a volte, ma grande eccezione, pane vino e zucchero
    tutto troppo buono e nostalgicamente legato ad un'infanzia lontana
    ciao
    ornella

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  3. Paola:Grazie per la solidarieta' :-) Fai bene a cercare di evitare le merendine fetecchie, poi per te forse e 4 volte piu' arduo e per questo ti ammiro ancora di piu'.
    Ornella:Grazie a Dio !!!Allora non ero l'unico a fare esperimenti con il pane, mitico il pane e pomodoro per non parlare del pane con il vino :-))
    Io ho anche provato pane, olio d'oliva e zucchero quando facevo il militare durante gli snack notturni.

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  4. Ci aggiungo il mio di ricordo Panino croccante, olio e pomodoro, quelle sì che erano merende. Bellissima la foto della cascata di zucchero! Buona serata

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  5. miticoooo
    il pane con il burro e lo zucchero!!!

    a proposito di cose dolciose piazzate sul pane, un amico portoghese (e i portoghesi, come noi italioti, si intendono di cucina povera, pauperrima a volte) mi ha insegnato una variante tropical:
    pane di cereali tagliato a fette (meglio se con i semini di papavero, sesamo e quant'altro sopra), banana a fettine sparpagliata sopra, un po' di zucchero di canna e via dentro il forno un pochetto, giusto per ammorbidire il frutto e caramellare un po' lo zucchero.

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